La ricerca di alternative ecologiche per i bisogni primari all’interno delle nostre abitazioni offre sempre più opzioni. Direttamente dalle tecnologie più innovative, nel mercato del riscaldamento sono stati introdotti i caminetti ad acqua, per un futuro ecosostenibile e delle bollette a fine mese più abbordabili.
Simili nel funzionamento a quelli di una caldaia autonoma, i caminetti elettrici ad acqua si distinguono per alcune caratteristiche sia nel processo di produzione del calore, ma soprattutto nell’aspetto: dotati di apparecchi ad ultrasuoni ed effetti visivi sul vetro principale, l’obiettivo è riprodurre la presenza di un focolaio tradizionale, per motivi di design e per mantenere costante il camino come elemento di arredo.
Ma cosa sono i camini ad acqua? Come funzionano e perché sceglierli?
Come funziona un camino ad acqua
All’interno del caminetto è presente una camera di combustione che viene riscaldata, sia all’interno che all’esterno, attraverso uno scambiatore in grado di generare calore e, se impostata con degli impianti appositi, fornire acqua calda. Il combustibile è variabile e può essere legna o pellet, mentre la struttura è altamente personalizzabile.
Proprio l’aspetto, infatti, è uno dei punti a favore di quelli che vengono chiamati anche caminetti a vapore acqueo. Esistono infatti camini da parete, appesi in maniera del tutto simile ad un quadro, così come anche quelli da pavimento, spesso utilizzati per essere collegati a pavimentazioni riscaldate e termosifoni.
L’elemento che non può mai mancare è la camera di combustione, dove il combustibile viene processato e forma dei vapori che, illuminati da LED e attraverso una tecnologia avanzata ad ultrasuoni, ricrea l’effetto di uno scoppiettante focolaio tradizionale. La maggior parte dei modelli prevede della legna finta alla base della camera di combustione, o persino dei pannelli trasparenti dove alcuni filtri vengono applicati quando il dispositivo è acceso, per simulare l’accensione di un caminetto classico.
A differenza della loro controparte “vintage”, i caminetti ad acqua sono pressoché privi di manutenzione, in quanto i residui del combustibile, una volta raggiunta una temperatura massima, si staccano automaticamente dalle pareti. Basta svuotare periodicamente la vaschetta in cui cenere e depositi cadono mentre l’apparecchio è in funzione.
L’installazione è decisamente più semplice della costruzione di un impianto con canna fumaria e stoccaggio della legna, in quanto l’unico requisito è inserire nel muro uno sfiato e gli eventuali tubi per collegare il camino al resto dell’impianto riscaldante dell’abitazione.
Alcuni modelli, specie i più recenti, sono dotati di termostato e timer, per autoregolarsi al raggiungimento di una determinata temperatura, oppure per accendersi soltanto in ore prestabilite, spegnendosi automaticamente.
Efficienza energetica e consumi
Data la possibilità di utilizzare più tipi di combustibile, il costo effettivo del funzionamento di un camino ad acqua è determinato innanzitutto dal modello e dal tipo di alimentazione. In media, comunque, per riscaldare un appartamento di medie dimensioni per un giorno intero, si stima occorrano circa 5kg di legna.
In maniera del tutto simile, per produrre acqua calda in un nucleo familiare medio, è necessario spendere da 1,50 euro ai 2 euro giornalieri. Queste stime potrebbero però variare sensibilmente quando si considera la posizione del caminetto all’interno dell’abitazione, la presenza o meno del collegamento con l’impianto riscaldante nel resto della casa e l’efficienza dei sistemi per il trasporto di acqua calda presenti.
Al di là dei vantaggi in termini prettamente economici, i caminetti ad acqua sono una soluzione decisamente più sicura del classico focolaio, grazie alle fiamme fredde e l’assenza di emissioni nocive. Nonostante sia infatti consigliata la presenza di una vasca per migliorare la propagazione del calore, questa non è necessaria ed esistono modelli aperti, con le fiamme libere. Inoltre, sono un’alternativa molto più ecologica, con emissioni drasticamente ridotte e un’ottimizzazione avanzata dell’utilizzo di combustibile.
Infine, il loro impatto sul design del locale in cui sono installati è un punto da considerare. Attraverso la tecnologia ad ultrasuoni e dei look specifici, si può creare un sistema di riscaldamento che non sia solo funzionale al suo uso, ma anche piacevole da osservare, proprio come un camino tradizionale.