La sua applicazione sin dall’antichità
Questa pianta grassa di origine africana, ma diffusa e conosciuta anche nel mediterraneo, negli Stati Uniti, in America Latina, in India e persino in Oceania, è famosa per le sue innumerevoli proprietà curative. Si presenta con foglie spesse, dal margine seghettato, di un bel verde brillante; al centro della pianta si sviluppa un fiore dalla forma allungata, tubolare, con lunghi steli e generalmente di colore rosso. Le proprietà sono celate all’interno delle foglie di Aloe da cui si estraggono sia un gel trasparente, che si trova nella parte centrale, sia la linfa che si presenta come un liquido di colore giallo al di sotto del rivestimento verde della foglia.
Il gel è costituito da polisaccaridi, mentre il resto della foglia è ricco di vitamine, sali minerali ed enzimi. L’Aloe era conosciuta già migliaia di anni fa. Infatti, già i Sumeri e gli Egizi ricorrevano a questa pianta anche per riti di buon auspicio: in particolare, questi ultimi la chiamavano pianta dell’immortalità. Infatti, veniva collocata all’ingresso delle Piramidi per indicare l’immortalità dei Faraoni. Già da diversi secoli è parte integrante della medicina tradizionale in India, Cina e Giappone. Attualmente, già da diversi anni, è utilizzata anche nella nostra medicina occidentale omeopatica. Ne sono un esempio le cure a base di Aloe eseguite in Brasile dal frate francescano Padre Romano Zago.
L’Aloe in medicina e cosmesi
L’Aloe trova un’ampissima applicazione nella produzione di prodotti a base di gel di aloe per la cura della pelle; infatti, la sua caratteristica principale è il principio lenitivo, cicatrizzante e antibatterico, pertanto molto indicata per risolvere alcune problematiche della pelle come scottature, psoriasi e risponde perfettamente alla necessità di protezione solare e idratazione della pelle post esposizione al sole. La troviamo in commercio sotto forma di gel, creme, balsami, lozioni e impacchi di vario genere per la cura della cute e dei capelli. In ambito medico, tramite assunzione orale, l’Aloe viene utilizzata come lassativo, disintossicante, stimolante delle difese immunitarie.
Si ricorre all’Aloe anche come antinfiammatorio come risposta contro il mal di gola, nell’ambito di alcune diete per perdere peso. Diversi studi le hanno anche accreditato efficacia nell’ostacolare l’origine del diabete. Gli effetti della psoriasi, che consistono nella desquamazione cutanea con prurito e arrossamento dell’area interessata, che può essere più o meno estesa da soggetto a soggetto, vengono alleviati con applicazione di lozioni a base di aloe vera (cioè prodotti di composizione 100% di aloe). Infatti, questa pianta ha la capacità di rimarginarne le ferite da psoriasi (si tratta in sostanza di croste che si formano sulla cute) in quanto agisce anche sul livello di idratazione della pelle. In questo caso, si applica il gel a base di aloe vera, particolarmente emolliente, che riesce a regolare la quantità di acqua della cute.
La ricetta a base di Aloe di Padre Zago e i suoi benefici
Conosciuta come la ricetta di Padre Zago oppure con il suo vero nome ovvero preparato di Aloe Arborescens, si tratta di un infuso realizzato con tre ingredienti: 500 grammi di Aloe, 350 grammi di miele e 3-6 cucchiai di grappa. La preparazione è molto semplice, pertanto ognuno di noi può confezionarla con le proprie mani a casa.
L’aggiunta di miele e grappa (o altra soluzione alcolica) è giustificata dal fatto che il primo aiuta ad aumentarne la conservazione e agevola l’assorbimento dei principi attivi dell’Aloe, il secondo attiva la vasodilatazione e pertanto favorisce l’assorbimento dei principi attivi. Come si può leggere nel seguente link https://draloes.com/2021/09/27/ricetta-padre-zago/, questo miscuglio ideato dal frate francescano italo-brasiliano Padre Zago, rispettando la posologia di 3 cucchiai al giorno per circa 7 giorni consecutivi, è in grado di curare, o quantomeno di apportare visibili benefici, alle seguenti patologie: acne, diabete, emicrania, emorroidi, stati d’ansia, ulcera e gastrite, oltre a malattie virali come l’influenza, l’epatite o il morbillo. Altri benefici riconosciuti riguardano la cura di meningite, polmonite, bronchite, faringite, gengivite, cistite, vaginite e prostatite.