L’ortodonzia, la crescita dei denti con posizioni anomale, è una condizione patologica che può presentarsi in qualsiasi età per cui sian nei bambini sia negli adulti. La soluzione più utilizzata è basata sull’uso dell’apparecchio per consentire al dente di ritrovare la posizione corretta e di mantenerla per un periodo di tempo sufficiente per lo scopo.
L’apparecchio dentale per bambini e adulti
Per risolvere le problematiche causate dall’ortodonzia è necessario prendere in considerazione una soluzione particolarmente diffusa come l’apparecchio per denti conosciuto anche con il termine di apparecchio ortodontico. Si tratta di un dispositivo medico realizzato in diversi materiali che ha come principale obiettivo quello di raddrizzare i denti storti e quindi superare delle problematiche innanzitutto di estetica ma anche di salute perché i denti storti possono inficiare sulla capacità di masticazione e sulla pronuncia corretta delle parole. L’apparecchio ortodontico può essere preso in considerazione per i bambini ma anche per gli adulti che vogliono migliorare questo aspetto il che è anche un ottimo metodo per prevenire ulteriori malattie a carico della cavità orale. Naturalmente prima di realizzare un apparecchio occorre necessariamente effettuare delle valutazioni mediche basandosi su esami strumentali come ad esempio la radiografia panoramica. Completate le valutazioni tecniche si procede con la scelta del miglior apparecchio per lo scopo.
Le varie tipologie di apparecchi per denti
Raddrizzare i denti storti è fondamentale per fruire delle funzionalità di tutta la cavità orale e per avere sempre un sorriso smagliante. Gli apparecchi sono utili sotto questo punto di vista e sono disponibili in diverse tipologie che si differenziano in tanti aspetti tecnici. Innanzitutto, è possibile prendere in considerazione un apparecchio mobile che, quindi, può essere inserito oppure tolto dal paziente seguendo le indicazioni del dentista. A tal proposito i dentisti a Tirana (https://www.biodent.al/) sono tra i più grandi specialisti del settore della realizzazione di apparecchi che permettono di risolvere in pochissimo tempo le condizioni di ortodonzia. L’apparecchio mobile a sua volta può essere di diverse forme, dimensioni e per il disagio da risolvere. Ci sono apparecchi che vengono usati soprattutto per ritrovare funzionalità ottimizzando così l’attività di chiusura e apertura della bocca senza influenzare la crescita dell’osso e dell’azione muscolare della mandibola. Ci sono poi questioni di natura ortodontica per cui si procede con l’obiettivo di spostare i denti per ritrovare la corretta posizione sempre senza interferire sui movimenti dei muscoli e di tutte le altre parti che compongono la cavità orale. Infine, c’è l’apparecchio mobile basato su un approccio contenitivo. In pratica al termine di un periodo di trattamento in cui si è utilizzato un apparecchio fisso si utilizza quello mobile per completare il tutto e dare modo al paziente di indossarlo almeno per qualche ora al giorno, fino ad arrivare al momento in cui si potrà dire addio definitivamente a questo strumento.
L’apparecchio ortodontico fisso
Probabilmente l’apparecchio più utilizzato per risolvere una condizione di ortodonzia è quello fisso. Anche in questo caso l’apparecchio può essere realizzato con diversi materiali e forme per soddisfare le caratteristiche delle arcate dentarie e della cavità orale. Il modello più affidabile è quello che viene definito in gergo tecnico edgewise. Si tratta di un apparecchio realizzato con delle placchette attaccate su ogni singolo dente messe in comunicazione tra di loro attraverso un filo metallico che si adatta perfettamente alle forme della cavità orale e delle arcate dentali. Il filo dispone di proprietà elastiche importanti per cui consente di mantenere ogni singolo elemento dentale nella posizione corretta per poter così allineare i denti. La durata del trattamento e dunque il periodo che bisogna mantenere l’apparecchio fisso, dipende sempre dalla situazione di partenza in cui ci si trova e poi dalla risposta che si ottiene al paziente al trattamento. Ci sono arcate dentali che sono più complesse da raddrizzare mentre altre rispondono più velocemente per cui l’apparecchio può essere tolto prima.